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Visualizzazione dei post da aprile, 2017

Luigi e il bambino.

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Ieri ho partecipato al battesimo di un bambino di quasi nove mesi. Per ora ha passato più vita nella sua mamma che fuori, nel mondo. Lì attorno c'erano dei campi arati e dei germogli verdi, teneri. Linee, luce, controluce e nuvole leggere. Casolari sui bordi e in lontananza. A quel punto è arrivato un amico che non ho mai incontrato di persona, ma che mi tiene compagnia da oltre trent'anni. Io pensavo al bambino e lui mi indicava i campi. Già, come al solito, aveva ragione lui. Quei germogli, quelle foglioline, quella luce primaverile, promettente, ma anche inquieta. Freschezza e calore. Il bambino era accoccolato tra i germogli e con loro prendeva il primo sole della sua primavera, la prima davvero. Ora lo vedevo. Questo sa fare un amico con la fotocamera in mano che gira per nel mondo anche per te. Grazie Luigi, continua a indicarmi dove scorre la vita; lì dove sembra che ci siano solo dei campi, ma invece c'è anche il volto sorridente di un bambino che aspetta di esser

Visioni straniere a Torino.

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Vesna Bursich, "Shame", 2015, olio su lino. (dettaglio) Fino al 30 giugno 2017 nella neonata galleria torinese d'arte contemporanea Panta Rei, sarà visitabile la mostra collettiva Pass-ports a cura di Edmondo Bertaina. La mostra riunisce otto artisti stranieri selezionati secondo criteri qualitativi dal curatore, con l'unica precondizione che fossero residenti stabilmente in Piemonte almeno da un certo tempo. Vesna Bursich, "Shame", 2015, olio su lino. (dettaglio) L'idea di fondo è che la scelta di un luogo per vivere e lavorare sia dettata anche da considerazioni intime, di affinità elettiva. Nel caso di un artista, questa affinità diventa essenziale per la sua opera. I luoghi, e le persone che li abitano, sono difatti gli attivatori primari del gesto che diventerà opera. Rispecchiamento di sensibilità, rimescolamento di sensazioni e pensieri, i luoghi sono l'inevitabile teatro dell'esistere. Gli otto artisti in mostra dec

Una Model da conoscere.

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Lisette Model, dalla serie "Reflections" (1945 ca, dettaglio) Per circa un mese rimane aperta da PHOS a Torino una mostra di stampe fotografiche vintage di Lisette Model (Vienna, 1901 - New York 1983) . L'esposizione è realizzata in collaborazione con Mc2 Gallery di Milano, dove era già stata presentata in precedenza. La figura di Lisette Model è quasi sconosciuta in Italia, dove per esempio invece quasi tutti i "fotografanti eruditi" sanno chi sia Vivian Maier. La dura legge del marketing impone anche qui dei capovolgimenti di valori storici difficilmente poi recuperabili. Un'ottima occasione per cominciare ad avvicinarsi alla figura straordinaria della Model è quindi proprio quella di andare a vederne alcune stampe da PHOS. Non sono stampe "Fine Art", anzi sono un poco maltrattate dal tempo trascorso e già all'epoca dovevano essere buone più per l'archivio privato o la pubblicazione sui periodici che per la collezione d'arte

Il massacro degli Innocenti.

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Il massacro degli Innocenti, Pietro Paolo Rubens, 1610-1612. (dettaglio) Esiste nell'iconografia occidentale un tema di lunga tradizione che di recente in Siria è tornato d'attualità con le fotografie diffuse dai media di bambini assassinati dai gas: quello del " Massacro (o Strage) degli Innocenti ". Un'immagine in particolare è risultata straordinariamente aderente all'iconografia pittorica classica. Non la riporto solo perché è stata ripetutamente pubblicata ovunque e personalmente il sapere che è una fotografia me la rende inguardabile un'ennesima volta. Su questo aspetto della questione vorrei soffermarmi. La macchina per prendere le immagini funziona da sola. Non c'è nessun Rubens dentro. Spaccate la vostra se non ci credete e cercate bene tra i pezzi. Non c'è nemmeno, almeno per adesso, il programma "Prendi una fotografia alla maniera di Caravaggio". Una persona che era presente nella tragica situazione siriana ha pensat

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