Molti equivoci e pretese.

Penso sia innegabile che ciascun patentato guida l'automobile a modo suo. Certo, esistono delle regole generali che limitano la "creatività", ma sostanzialmente non esistono due persone che guidino alla stessa maniera. Questo capita con ogni macchina.

Esistono poi modelli diversi di automobili. Per fare chilometri in autostrada alcune sono più adatte di altre, così come per andare sulle mulattiere alpestri o a zonzo per la città. Insomma il rapporto con la macchina, in questo caso l'automobile, è soggettivo e dipende dall'uso che si desidera farne, entro certe regole generali di funzionamento.

Basta questo per sostenere che mentre si guida si sta "interpretando" la strada? Oppure che la strada che si percorre non è reale, ma una rappresentazione del tutto soggettiva? Due domandine che se applicate al fotografico toglierebbero di mezzo molti equivoci e pretese.

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