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Visualizzazione dei post da maggio, 2009

Vita Sospesa

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Cimitero di Staglieno, Genova. ©2009 Fulvio Bortolozzo. Il risultato, particolarmente soddisfacente, ha in effetti mantenuto le aspettative previste. Le immagini, infatti, mostrano i luoghi del Cimitero non più in una particolare evidenza; non sembrano il ricovero eterno di chi, purtroppo, ha lasciato questo mondo ma, piuttosto, si mostrano come parte della città e come paesaggi i quali, attraverso la morte, tessono un dialogo differente, di nuova impronta semantica. (testo estratto dalla presentazione del curatore Fabrizio Boggiano) VITA SOSPESA IV Edizione 1°- 7 giugno 2009 a cura di FABRIZIO BOGGIANO Opere di: FULVIO BORTOLOZZO MICHELA CORBO Selezione di opere degli artisti delle edizioni precedenti: Clelia Belgrado, Connie Bellantonio, Daniela Carati, Martina Dandolo, Franca Giovanrosa, Elettra Ranno. Sede della mostra: Cimitero Monumentale di Staglieno (atrio ingresso principale) Piazzale Resasco, 16137 Genova Inaugurazione: lunedì 1° giugno 2009 dall

PASSI CARRAI

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2009-2011  (selezione) Non si tratta di un problema di quinte sceniche, il problema è dare un percorso e ordinare lo sguardo in una certa direzione. Elementi che funzionano in questa direzione sono presenti in moltissimi oggetti architettonici, e anche nel paesaggio. Anche una struttura vuota può funzionare come mirino, come un'inquadratura naturale. Luigi Ghirri Lezioni di fotografia Driveways 2009-2011  (selection) This is not a problem of the wings, the problem is to give a look and order path in a certain direction. Elements that work in this direction are present in many architectural objects, and also in the landscape. Even an empty structure can function as viewfinder, as a natural frame. Luigi Ghirri Photography Lessons Passi carrai ©2009-2011 Fulvio Bortolozzo Le fotografie ed i testi pubblicati in questo blog sono di mia esclusiva proprietà. Chi viola il Copyright sarà perseguito a n

Un libro per i fotografi

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"Appunti per gli occhi" ©2009 Fulvio Bortolozzo. Hai capito ormai che concepisco il libro come un'opera dove dovrebbe scorrere qualcosa di simile ad un fluido vitale. Qualcosa dovrebbe restarti dentro dopo che l'hai sfogliato – come succede appunto con una buona opera letteraria o con un buon film – e questo qualcosa non può essere semplicemente l'aver assistito a delle acrobazie dell'occhio, per quanto straordinarie. Devi suscitare delle reazioni, dei sentimenti oltre la constatazione che sei bravo a fotografare. Per me in ogni caso non è sufficiente. Più che passerelle di fotografie servono dei progetti/libro frutto di un tuo sentito coinvolgimento con ciò che nella vita ti segna. Per alcuni può essere un nodo doloroso e mai risolto della loro vita, per altri il sogno di una notte di mezza estate. Luciano Zuccaccia, "Un libro per i fotografi". Testo estratto dall'intervista a Roberto Salbitani.

Ci vediamo da Mario

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©2009 Fulvio Bortolozzo Ne parlavamo l'altra sera con Roberto Salbitani e altri amici durante una bella serata piacentina. Un giorno incontrai Mario Giacomelli e quel giorno segnò un passaggio importante per la mia vita, di uomo e di fotografo. Oggi condivido qui da MOCAMBO quello che scrissi, e mostrai, il giorno in cui Mario abbassò le serrande del suo bar esistenziale. Per leggere, e vedere, basta cliccare sulla foto.

Queste cose accadono

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"Appunti per gli occhi" ©2009 Fulvio Bortolozzo. Dalla muta distesa delle cose deve partire un segno, un richiamo, un ammicco: una cosa si stacca dalle altre con l'intenzione di significare qualcosa... che cosa? se stessa, una cosa è contenta d'essere guardata dalle altre cose solo quando è convinta di significare se stessa e nient'altro, in mezzo alle cose che significano se stesse e nient'altro. Le occasioni di questo genere non sono certo frequenti, ma prima o poi dovranno pur presentarsi: basta aspettare che si verifichi una di quelle fortunate coincidenze in cui il mondo vuole guardare ed essere guardato nel medesimo istante e il signor Palomar si trovi a passare lì in mezzo. Ossia, il signor Palomar non deve nemmeno aspettare, perché queste cose accadono soltanto quando meno ci s'aspetta. (Italo Calvino, Palomar)

Segno e scatto

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"11 ottobre 2007/4", Torino. ©2009 Fulvio Bortolozzo. PITTURA E FOTOGRAFIA SEGNO E SCATTO 12 maggio - 6 giugno 2009 a cura di IDA MITRANO Artisti presenti: (in ordine alfabetico, i fotografi in grassetto) ALI’ ASSAF - MARIA PINA BENTIVENGA - CLAUDIO BISSATTINI - FULVIO BORTOLOZZO - ENNIO CALABRIA - FABRIZIO CAMPANELLA - MASSIMO CAMPI - GIOVANNA CASTALDO - ELISABETTA CATALANO - SERGIO CECCOTTI - SOLVEIG COGLIANI - MARIO DE BIASI - MARILÙ EUSTACHIO - FRANCO FONTANA - ETTORE FRANI - PASQUALE “NERO”GALANTE - OMAR GALLIANI - NATALIA GAMBINO - FRANCA GIOVANROSA - MIMMO JODICE - LEANDRO LOTTICI - FLAVIA MANTOVAN - MARIO MORETTI - ALBERTO MUCIACCIA - SIGFRIDO OLIVA - ALESSANDRA PEDONESI - DINO PEDRIALI - ELETTRA RANNO - FABIANA ROSCIOLI - SALVO RUGGERO SAVINIO - SINISCA - SILVIA STUCKY - FRANCESCA VERGNANO Sede della mostra: Museo Venanzo Crocetti via Cassia 492, 00189 Roma Inaugurazione: martedì 12 maggio 2009 dalle ore 18:00 alle ore 21:00 Orario

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